CERIMONIA DELLA LUCE 05 NOVEMBRE 2023

 

 

Abbassando le palpebre cercate di entrare, piano piano, attraverso la strada del respiro e scendete nel vostro spazio. Respirando lentamente cercate quello spazio, quel luogo dove la mente, le emozioni vi seguono e con il vostro potere scegliete le memorie, le emozioni che più vi addolciscono, vi rasserenano. Lasciate fuori da questo spazio ciò che non vi serve qui e ora. In questo momento decidete di onorare la vostra essenza; che sia percepita da ognuno di voi o solo desiderata, immaginata non ha alcuna importanza, è solo un percorso, una strada fatta di esperienze, di memorie, di aspettative.

Oggi vi voglio parlare della gioia, una sfaccettatura dell’amore, della compassione capace di guarire, curare, alleviare; capace di sollevarvi dalle forme mentali più opprimenti.

Essa agisce per lenire.

La gioia rappresenta quella voce silente che emerge su piani diversi.

Sul piano umano essa si manifesta con la soddisfazione di un traguardo raggiunto, di un obbiettivo realizzato, di un’attenzione ricevuta, di un abbraccio.

Attraverso il potere della gioia sul piano umano, diamo e riceviamo. Noi però ci rivolgiamo nella direzione di una gioia capace di allargare, capace di fare emergere dalle più profonde pieghe dell’anima… la pace. Poiché essa emerge non per meriti tangibili, ma per la capacità di ogni anima di leggere il non scritto, di vedere il non visto.

Essa è una percezione così profonda e sottile che apre la strada della percezione e della veggenza più profonda.

Nella vita di tutti i giorni la gioia rappresenta quasi un traguardo, un atto di soddisfazione; ahimè molto, molto spesso, ed in questo momento ancora più impegnativo perché l’umanità sta vivendo in uno stato di grande e profonda confusione, di attenzione profonda ai bisogni individuali e all’uso improprio degli altri.

Quando sopraggiunge una delusione l’anima umana si abbatte, si svaluta.

All’interno di questo sentimento, di questa emozione, vive la gioia più sottile, quella che cerca di comunicare, quella che cerca di suggerire che ogni avversità è un dono, che ogni volta che vi sentite non riconosciuti o nell’errore o incapaci, il processo sottile è quello di gioire perché gli eventi stanno sottolineando la direzione nella quale lavorare, impegnarsi per smuovere un ostacolo, che sia di origine psicologico, che sia di origine materiale. È molto impegnativo pensare di gioire per le difficoltà quando ognuno di voi, quando l’umanità le vive come un ostacolo, come un elemento che si frappone nel raggiungimento di un traguardo mentale prefisso.

Dov’è la gioia? Dove l’avete messa?

È quella sfaccettatura meravigliosa dell’amore, l’ossigeno dell’anima.

Occorre però attenzione, occorre sviluppare la capacità dell’ascolto che non esclude, nel modo più assoluto, la delusione o la sofferenza o il dolore, ma se queste tre spinte, queste tre forze sono motivo di un blocco, di una rinuncia o di una trasformazione della volontà in rabbia, risentimento, vendetta e allora si scivola, l’umanità scivola nel buio e annaspa e cerca di accaparrarsi con la forza persone, potere ai diversi livelli.

Il viaggio in questa dimensione, il viaggio dell’anima nella vita terrena è un cammino creato su misura per ognuno di voi perché con i talenti, le qualità che avete sviluppato in altre e in questa esistenza, voi le possiate usare per comprendere, per trasformare.

Si attiva l’alibi della stanchezza, del rimandare e la pigrizia e il non sentirsi compresi, sviluppare il concetto profondo della solitudine sentendosi vittime di una sorte avversa.

Tutto ciò vi raggiunge e raggiunge i popoli nelle diverse dimensioni del pianeta perché tutto serva di stimolo.

Le avversità non arrivano per fermare, sopraggiungono come spinta affinché ogni anima attivi il proprio potere, il potere di credere fortemente nelle qualità più sottili, nelle qualità che non svaniscono quando svanisce il corpo; quelle qualità che arrecano una sottile, ma profonda gioia nel non essersi arresi nel riuscire a non colpevolizzare niente e nessuno.

Ogni piccolo traguardo che voi coglierete perché una sottile gioia sopraggiunge all’interno della vostra anima, un tesoro personale profondo occultato alla vista degli altri. Un talento da sviluppare, una capacità da perseguire quella gioia che dovrebbe svegliarsi con voi ogni mattina al di la dei contenuti e degli impegni della giornata, permettere a questa spinta di dare un senso alle piccole e alle grandi cose.

L’Ego, la personalità strutturata respirando in questo contesto a contatto con gli altri esseri umani tristi, arrabbiati; anime che guardano esclusivamente al raggiungimento di un benessere sul piano della materia e che considera la sopraffazione come un diritto a manifestare la propria presenza.

Perché non permettete alla vita di fluire?

Il progetto di ogni anima è già scritto, predisposto, ed è scritto e predisposto affinché essa lavori per l’anima più sottile.

L’anima umana è l’operaia che deve buttare giù, deve rifare con nuovo materiale ciò che in questo momento non gli serve.

Il potere che essa riesce a raggiungere nell’esistenza sul piano della materia, offusca il vero motivo per cui un’anima si reincarna.

L’incapacità di cogliere la gioia delle piccole cose, quella gioia che cresce, lievita all’interno dell’anima perché si coglie il proprio limite e come guerrieri di luce si impegna a trovare altre strade, altre modalità, strategie sottili, profonde che evitano il suicidio della luce, il suicidio dell’anima.

Vi è dato il grande dono di vivere il dolore, di vivere la malinconia e persino la bellezza sottile che può muovere l’odio. Tanto sarà intenso, tanto grande sarà il vostro bisogno di amore, di comprensione.

Non c’è nulla, nulla che lavori nella direzione della morte dell’anima o dell’oblio della conoscenza, c’è solo la scelta che ognuno di voi realizza, fa.

L’anima è debole quando non riconosce il contatto con la sua parte sottile, con la sua immortalità.

L’immortalità non ha paura della morte, essa “E’”.

La mente divina che agisce all’interno di ogni essere è pura, non è contaminata da alcun bisogno.

Tutto ciò appartiene all’anima umana, un’anima che usa forme mentali per convincersi che ha potere.

Ma ditemi: che potere può avere il dolore se non apporta conoscenza?

Che potere ha la paura se non quella di sollecitare il coraggio e la forza, quella di far emergere ciò che veramente ognuno di voi è?

E questa parte mancante dell’anima umana, mancante non perché non c’è, ma perché non la si vede, perché la ignorate.

Non lasciatevi intimidire, fermare, bloccare da quelle emozioni che emergono per stimolare, per darvi una visione chiara delle vostre difficoltà, ed ogni volta che cogliete una di queste emozioni gioite e attivatevi perché la conoscenza è dietro di esse e se la rilevate lì difronte a voi è perché i vostri occhi, i vostri cuori, il vostro sentire è pronto; è pronto a lasciare andare, a riconoscere il giusto peso degli eventi senza trascinarvi risentimenti familiari, personali, di aspettative mancante, di paure, di un non riconoscimento delle vostre qualità da parte degli altri.

Nella trasparenza della gioia interiore, gli altri coglieranno la vostra forza che non è prepotenza, che non è urlo di violenza, pianto di dolore, ma un soffio sottile di benessere immotivato.

Pensate sempre di più alla gioia soprattutto nelle difficoltà, nei momenti più oscuri dove la vostra anima vi porta nel deserto della solitudine, del rammarico; c’è sempre un’oasi, c’è sempre l’acqua della volontà.

Il calore dell’anima più profonda, la forza della vostra essenza rimarranno solo parole se ognuno di voi non si impegna a fare esperienza di trovare, di cercare, di vedere, di sentire la gioia in ogni manifestazione emotiva.

Ricordate che essa è parte integrante dell’amore, quell’amore che ognuno di voi deve sviluppare, in modo sano, verso sé stesso nel riconoscere i propri limiti.

Cercare la forza per andare oltre.

È tutto già pronto, predisposto.

C’è un grande potere che attende di essere espresso, un potere che non è sopraffazione, è fratellanza, è armonia.

Non permettete al quotidiano di oscurare il vostro progetto; quello per il quale la vostra anima ha lasciato un luogo straordinario per pagare i propri debiti, per liberarsi dalle pendenze delle emozioni, dei bisogni.

Non permettete alla vostra mente umana di oscurare questa percezione di voi e permettete a quella gioia di respirare insieme a voi, riconoscendo nelle avversità, il potere che ognuno di voi ha di essere schiacciato da esse oppure di attraversarle, comprenderle per raggiungere sempre, sempre nuovi traguardi, nuovi piccoli passi, ma costanti ascoltati dal cuore e dalla mente.

Qui ora pensate dentro il vostro silenzio, che cos’è per voi la gioia e impegnatevi a non ostacolarla, a non annegarla nel mare delle delusioni e lasciare che essa fluisca verso l’oceano dell’armonia, dell’equilibrio, dell’amore; un amore che non ha bisogno di alcuna presenza fisica, che non soddisfa in particolare nessun senso, ma che inebria; e dalla gioia della pace del silenzio, dell’equilibrio, poiché sviluppa la capacità di leggere in ogni più piccolo avvenimento, in ogni più sottile emozione.

Se contatterete questo potere, attraverso l’espirazione lo porterete fuori e porterete dentro di voi le difficoltà perché poi vengano trasformate e riportate fuori rigenerate.

La magia è dentro ognuno di voi.

SHANTI SHANTI SHANTI OHM

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