Messaggio per la Cerimonia della Luce del 06.10.2013
“Perché ti ostini a non aver fiducia nelle qualità della tua anima e persegui con ottusità i limiti del tuo essere fisico?
Non riconosci che i limiti che ti hanno investito come essere umano, come se tu fossi esclusivamente il tuo corpo, il tuo agire, il tuo avere, sono soltanto ed esclusivamente la tua manifestazione fisica,economica, religiosa e morale.
Il tuo viaggiare nelle esistenze senza consapevolezza ti induce in parte a sostenere la tua esistenza come manifestazione fisica.
Ma in te non vi sono organi predisposti a secernere gioia, dolore, amore odio, riconoscimento, compassione …
Esiste, all’interno del tuo essere, un nucleo verso il quale inesorabilmente tendi anche senza la tua cosciente consapevolezza, e che esistenza dopo esistenza ti spinge verso l’evoluzione interiore.
Sforzati di non identificarti esclusivamente con quell’abito che solo momentaneamente indossi , e che “ti serve” per imparare, non per esserne asservito.
Non attraversare questa esistenza senza porti domande.
Soprattutto impegnati profondamente a cercare risposte.
Impegnati dubitando di ogni certezza, cambiando ripetutamente il tuo punto di osservazione.
Esistono molte più dimensioni a te sconosciute che attendono di aprirsi alla tua conoscenza.
La spinta “DEVE” nascere dal tuo bisogno interiore, nessuno può conoscere il tuo individuale progetto; ma tutti vi possono contribuire.
Non rimandare …
Pensare di avere tanto tempo per conoscersi è una illusione della mente, dell’io umano.
Il tempo di una umana esistenza è incredibilmente breve.
La sua lunghezza ti è data solo dall’avere frammentato un tempo infinito in un tempo finito.
Hai ridotto il tempo perché hai ridotto te stesso.
Non puoi contenere un tempo senza tempo, uno spazio senza confini, la tua mente non traduce …
Cercati, allora , nel tuo IO Divino …
Liberati dalla tua onnipotenza e scendi nell’umiltà della tua grandezza interiore.
Tu sei Quello…. non questo.
“Esistere non vuol dire solo agire, fare.
Esistere significa immettere nell’azione ciò che esiste; e ciò che esiste non può essere ciò che si trasforma, ciò che passa.
Esistere vuol dire agire con l’Essenza, consapevoli della Divinità in ogni azione: dalla più piccola, dalla meno importante per ognuno di voi a quella più significativa.
Le azioni che si realizzano con la passione del cuore contengono l’Essenza di ognuno di voi.
Manca il pensiero di collegamento tra l’Io superiore e l’io umano.
Parlate di Dio senza avere la consapevolezza che state parlando di voi stessi.
Agite senza la consapevolezza che il vostro Divino lo state trasportando, immettendo laddove il suo tempio viene portato.
Dov’è la passione nella vita? Dov’è questa carica che si vive interiormente e che appartiene esclusivamente all’individuo che la contatta?
Realizzate una quantità di azioni automaticamente e più questo comportamento si realizza e lo realizzate e più vi distanziate dalla vostra Essenza, come se ci fossero gesti e azioni che appartengono all’io umano e ci fossero gesti e azioni che appartengono al Divino, alla vostra vera e pura Essenza.
Alimentate quotidianamente questa separazione senza essere consapevoli che ogni cellula ogni organo ogni pensiero contiene in sé la Divina Scintilla, ne siete intessuti.
Non è più tempo di separazione dell’azione, dell’agire, del pensiero. Occorre che vi sforziate e dedichiate maggiore consapevolezza alla vostra unità.
Non potete scomporre il flusso della vostra esistenza in ruoli completamente dissociati tra di essi.
Ecco perché è difficile per voi collegarvi agli eventi, collegarvi alla natura e alle sue leggi, collegarvi all’esistenza degli altri.
Vivete interiormente tale separazione. Non siete innamorati, non sviluppate passione e devozione verso il vostro Divino.
E se non ve lo riconoscete dentro mai potrete riconoscerlo fuori poiché cercherete ciò che non sapete riconoscere.
Potrete anche sostenere il desiderio di incontrarlo ma questo desiderio non farà altro che indirizzarvi interiormente poiché fuori vedrete solo ciò che già possedete dentro.
Troppa separazione, troppo individua-lismo: i vostri contenuti ruotano continua-mente intorno all’io.
Dovete cercare l’Io Sono: io sono chi? Che cosa? Sono forse questo mutevole contenitore che il tempo demolisce? Che il pensiero consuma?
Che le azioni degradano?
Siete ancora troppo separati dentro, il vostro io guarda solo fuori e si confronta e si promuove e distrugge e calpesta.
Avete bisogno di rumore, avete bisogno di essere e sentirvi sempre in un ingranaggio di mondanità sciocca vuota che non vi lascia nulla interiormente, anzi vi porta ad osservare la piccolezza dell’io umano.
E a mano a mano che riconoscete la piccolezza dell’io umano che vi circonda il vostro io personale si gonfia, si crede migliore perché aspira, crede di leggere ed interpretare.
Ma legge ed interpreta in rapporto al suo io umano e non fa nulla per cercare la sua essenza. Essa è silente, silenziosa poiché vi fa sentire profondamente il vostro grande alto valore, ma non lo esprime, non ha bisogno di essere riconosciuto adulato temuto ossequiato dagli altri.
Vivete troppo la separazione tra ciò che siete e ciò che volete essere per gli altri.
Vi è stato suggerito di provare ad osservarvi e a rilevare quanto del vostro tempo dedicate alla devozione del vostro Io spirituale e quanto invece ne dedicate ad osservare tutto ciò che vi circonda, a giudicare, a desiderare.
Credete di amare ma vi amate.
Pensate di essere generosi ma non lo siete affatto.
Sapete rilevare e riconoscere i limiti di chi vi vive intorno semplicemente perché li misurate con i vostri e più riconoscete la superficialità che vi circonda e più vi adagiate dentro pensando che quello è il modo di essere, di esistere.
Vivete interiormente vite separate, scollegate completamente l’una dall’altra.
Questo è il vero motivo per cui accade tutto ciò che sta accadendo sul pianeta perché è esattamente ciò che accade dentro ognuno di voi.
Ciò che appare sul piano energetico è che ogni giorno aprite gli occhi, vi preparate ad affrontare una guerra, ad affrontate nemici e quelli che ritenete amici li tenete a distanza perché li differenzia dagli altri solo l’appellativo ma li considerate tali e quali.
Chiedete, pretendete ed accumulate semplicemente il nulla; ma non quel nulla che vi dà la libertà ma quel nulla che vi opprime, che vi lega e che asservite continuamente.
Imparate tante cose ma non le sentite.
Il vostro essere così collegati fuori di voi non vi permette di usare il potere, la forza che portate dentro di voi da esistenza dopo esistenza, un seme che attende semplicemente di darvi tutti i suoi frutti ma che resta staccato, ha un luogo, chissà dove, dentro di voi ma non compenetra la vostra vita, le vostre intenzioni,i vostri pensieri, il vostro dire, il vostro fare, il vostro agire.
Sino a che desiderate lo tenete lontano da voi perché lo vivete come qualcosa che vi manca e non come una forza che già possedete.
Questo è ciò che oggi voglio sottolineare poiché tutto ciò che doveva essere detto lo avete ricevuto.
Ora dovete cercare, dovete entrare nella vostra casa, pulirla di tutto l’inutile, di tutto il vano che con tanto ardore, con tanta passione tenete in voi.
Dovete smettere di desiderare ciò che già possedete e lasciare che si esprima.
L’amore è semplice umile ma potente ed esplosivo; si esprime nel silenzio ma risuona come un’atomica, vola basso per raggiungere le più alte sommità dell’universo.
Iniziate a compattarvi, a desiderare di meno e ad usare ciò che siete.
Continuate a crearvi debito, riscuotete qualche credito ma in fondo sono vite da poveri: una povertà interiore che non vi permette di riconoscere la Luce vera da quella artificiale, il Fuoco Eterno da quello fatuo.
Percorrete la vostra ruota con una lentezza da farvi apparire immobili.
Ora però i tempi vi spingono ad accelerare.
Tutte le forze agiscono perché possiate iniziare il risveglio, l’autocoscienza, la determinazione.
Ma fino a che sarete separati e vivrete separati non potrete seguire e resterete indietro.
E non potrete gioire ed usufruire di questo momento magico, di questa spinta naturale che viene apportata da tutti gli Esseri di Luce che sino a questo momento hanno vissuto fra di voi, hanno agito, sono stati modelli e si sono donati con la loro passione divina cercando di svegliare le vostre piccole passioni latenti del Divino.
Svegliatevi!
Riconoscetevi!
Non desiderate ma agite con i poteri, le qualità, i talenti che si muovono dentro di voi!
Lì è la vostra forza e la vostra immortalità, il resto è solo fiato che si perde.
Nel momento in cui vi è servito per essere presenti nella vita essa si disperde … rimane solo l’attimo che vi ha fatto vivere.
Risvegliatevi e nel risveglio godete della vostra Luce.
Nutritevi di Essa,
Crescete in Essa.”