Cambiamento

Quando le difficoltà della vita diventano pressanti ed incalzanti una strana forza si impossessa dell’essere umano, esso percepisce un profondo sfinimento e un livello di fiducia ed autostima sempre più basso.

Qualcosa spinge a rivedere le nostre condizioni mentali, esponenziale, relazionali.
La fragilità, determinata dall’impotenza, si manifesta in tutta la sua forza e spinge a ricercare nuove risorse, per definire alla coscienza individuale la volontà di vivere e continuare a rappresentarsi in questa dimensione.

La spinta verso la ricerca del cambiamento è forte.
Cosa accade sul piano mentale?

Le forme mentali ed i vecchi modelli che l’essere ha usato sino a quel momento si manifestano con tutta la loro forza e profondità. In fondo sono quelli che si sono strutturati per educazione e per esperienze continuamente sostenute dagli stessi atteggiamenti.

La spinta che essi imprimono si chiama PAURA!
Essa si manifesta dapprima in maniera sottile e fastidiosa, poi a mano a mano che viene nutrita da forme pensiero che sostengono la difficoltà del cambiamento, l’individuo tentenna, dubita …
La vibrazione della paura compenetra ogni spinta al cambiamento, trasformando il disagio e/o il malessere in una sorta di prostrazione che fa si che lo stesso malessere ed oppressione appaia meno pesante e più accettabile.

Emerge l’antica forma pensiero che è  più accettabile e rassicurante ciò che si conosce che affrontare una situazione che può compromettere anche quel poco che si possiede.

Accidenti…

Ecco svanita ingoiata dalla paura la spinta al cambiamento.
Il conflitto interiore però non si placa e la frustrazione dell’anima si manifesta nella solitudine della mancanza della Gioia.
Tale stato interiore non può arrecare Armonia.
Costituisce invece la fonte della personale rabbia e tristezza.
La paura trasforma la spinta a crescere un blocco così profondo da trasformarsi molto spesso in violenza contro se’ stessi e gli altri.

Allora si ha bisogno di alibi per rendere accettabile l’incapacità di osare.

Questo atteggiamento allontana ancora più profondamente la consapevolezza della propria responsabilità ; delegandola a qualcuno o a qualcosa.

Questa costituisce la fase, o il momento più doloroso per l ‘anima che è pronta a progredire, tutto la spinge al cambiamento, ma viene bloccata dalla forza emotiva e mentale delle forme pensiero che valutano accettabile ciò che si è o ciò che si ha, frenando, non sempre, la spinta ad andare oltre i limiti che si sono auto definiti come limiti personali.

Questo costituisce un momento magico, un momento in cui tutto è pronto per la personale ed individuale crescita.

Si cresce quando si infrange un equilibrio e tutto si predispone perché si possa ricostruirne uno nuovo più confacente per la crescita interiore, e non solo.

Ascoltati e valuta se hai fatto ciò che la tua anima ti chiede o hai nutrito la PAURA al cambiamento.Percepisci interiormente il tuo stato e valuta quanto sia profondo il tuo disagio, in rapporto al timore.

Ascoltandoti solo tu puoi valutare il tuo livello di armonia e gioia, solo tu puoi sapere quanto sei equilibrato e presente in tutte le dimensioni della tua esistenza.

Con amore, Francananda

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