Messaggio per la Cerimonia della Luce del 03.11.2013
“Luce e Pace al vostro cuore ma soprattutto alla vostra mente che è lo strumento attraverso il quale scorre il tempo delle emozioni e la rilevanza delle esperienze.
Sono Floris per voi e con la Luce di questa giornata entrerò in contatto con ognuno di voi perché, oltre all’uso costante della vostra mente, un po’ meno del vostro cuore e delle emozioni, il filo che unisce questa esistenza al Divino possa essere illuminata dalle Guide Angeliche che ognuno di voi porta con sé, in sé momento per momento, attimo per attimo, pensiero dopo pensiero e che costituisce uno dei più importanti compagni di viaggio.
La mia Energia accompagnerà una serie di eventi e per qualche tempo il Raggio di cui sono portatore per questo luogo si rinnoverà per una serie di Cerimonie della Luce a venire.
Questo perché nasce nel profondo di ognuno di voi il bisogno di ricontattare la propria Guida interiore, quella Entità Angelica che è parte integrante del vostro cammino.
I tempi che si apprestano a realizzarsi sotto l’influsso delle forme mentali dell’umanità a livello mondiale certamente non costituiscono una fonte di ispirazione in chiarezza, luminosità, verità, amore.
Le energie che si stanno nutrendo e che stanno assumendo dimensioni e densità incredibili, inverosimili e inimmaginabili per ognuno di voi, influenzano i pensieri e le azioni di tutti a tutti i livelli e in tutte le gerarchie umane di potere.
Gli elementali più oscuri sono continuamente nutriti; essi richiamano entità del passato, del presente ed oscurano le menti, i cuori.
Occorre ricollegarsi interiormente alla propria Luce, occorre stringere fortemente la mano di luce della vostra Guida Angelica.
Nessuno crede più a nessuno.
La sfiducia, l’incoerenza, la tristezza, il dolore, la rabbia (che con la volontà possono essere trasmutati in forza per superare, per padroneggiare), ahimè, vengono accolti dall’intera umanità come forza soggiogante: menti che vagano, cuori intristiti e chiusi.
Non vi è alcun bisogno di difendersi da nulla poiché la tristezza è insita, i pensieri li emana l’umanità intera.
Occorre fare grandi lavori perché la Luce possa piano piano con dolcezza e grande amore nutrire, trasformare questa tenebra in luce, questo disaccordo in accordo, perché l’armonia possa rientrare a vibrare nel singolo e dal singolo essere alle grandi moltitudini.
Occorre però che ognuno faccia il proprio ruolo, si realizzi nella direzione della Luce anziché chiudersi nella tristezza dell’isolamento, immerso nel buio delle proprie ottuse convinzioni senza accoglienza, senza compassione, legato alle futilità ed ai disappunti della vita di ogni giorno: un quotidiano che annebbia, oscura, appiattisce il vostro lato creativo, la percezione della lettura dei Vedenti.
La guida di questo luogo (che in questo momento è la mia voce) vi indicherà, aldilà del programma realizzato, degli incontri o delle veglie.
Vi si chiede di sacrificare un po’ del vostro tempo perché la Luce possa fluire attraverso la vostra mente, le vostre decisioni, le vostre azioni.
In egual misura lavoreremo in altri luoghi con altri canali su tutto il pianeta poiché si stanno creando grosse, dense ed oscure nubi che tendono a far perdere la direzione, alimentano le paure, sostengono i dubbi e creano separazione.
Entrate in un processo di introspezione una o più volte nella vostra giornata.
Non siete venuti solo per lavorare, per ricrearvi, per accudire le mutevoli necessità di un corpo che nelle leggi che regolano la natura ad essa ritornerà.
Sul piano teorico riconoscete questa legge, ma vi spaventa e la rifuggite ma essa è all’interno di voi.
Essa vi dice che la vostra fisicità è caduca, che la vostra fisicità non siete voi essa solo vi rappresenta.
Ma ciò che siete è il vostro Io Sono, la vostra Luce che attende che la vostra anima assottigli il peso e il carico affinché questa membrana, che chiamate anima, possa essere dissolta attraverso le esperienze, attraverso il servizio, attraverso la devozione, la compassione.
Ogni pensiero che sviluppate nella direzione dell’egoismo corporeo, del vostro io fisico, della vostra mente fisica, della vostra anima materiale non fa altro che ispessire questa membrana e la Luce non viene più vista, percepita.
Questa membrana diviene quasi un muro che vi stacca e vi separa completamente dalla vostra Divinità, dalla vostra immortalità.
Occorre svegliarsi ed in questo risveglio impegnare una egual misura di energie al vostro percorso interiore, alla vostra volontà di squarciare piano piano questa membrana, questa separazione che non vi permette di emanare tutte le qualità che possedete.
C’è molto da lavorare per se stessi e per l’intera umanità.
Ogni piccola cosa che farete, ogni più piccolo pensiero che manifesterete contribuirà alla dissolvenza di questa densa nebulosa che avvolge il pianeta e con esso ogni livello di esistenza.
Se è vero che occorre cadere per poter avere la spinta per rialzarsi è anche vero che occorre la volontà di cadere senza farsi troppo male e di rialzarsi con la gioia, la volontà che alla prossima ricaduta ci si rialzerà sempre prima e ancora e ancora sino a che il cammino sarà limpido chiaro luminoso.
Onorate tutti i doni che avete conquistato!
Rileggete le pagine della vostra esistenza per poter cogliere i momenti più bui ma anche quelli più luminosi e valutate la spinta di quello che chiamate “amore”.
Se esso attende riconoscimenti, se pretende di essere nutrito da elementi esterni vuol dire che ancora la vostra umanità è prevalente, è pressante e diviene lo scopo dell’intera vostra esistenza.
Se lasciate respirare il vostro cuore libero dai bisogni, alleggerito dagli attaccamenti allora potrete godere di quell’essenza divina che è l’AMORE disinteressato:
… un amore che non si pesa, non si misura,
… un amore che si contrae e si espande insieme al vostro respiro,
… una mano che si tende senza sperare che l’altra ritorni colma di ricompensa,
… uno sguardo che apre alla totalità,
… uno sguardo amorevole che accoglie tutto e tutti.
Questo può piano piano condurvi a percepire, all’interno di voi, la Divina Presenza e farvi sentire costantemente appassionatamente innamorati del vostro Divino.
Solo quando ci si innamora si è devoti, si è attenti, si è pronti a tutto.
Qui noi però parliamo di un AMORE che appaga per il solo fatto di vibrare all’interno e che si espande fuori e intorno a voi senza che voi facciate nulla.
Invece in questo momento ognuno si chiude in se stesso, valuta attraverso le emozioni del risentimento, del dolore, delle paure, della rabbia tutto ciò che lo circonda.
Mai niente e nessuno vi darà la misura della Pace e dell’Armonia sul piano esteriore: essa è un luogo che ognuno porta in sé, con sé.
Ma questo sul piano mentale è solo una teoria, poiché la struttura della mente umana (che è determinata e formata dalle esperienze sul piano fisico) non può percepire, le piace sperare, pensare che ciò possa essere e non che ciò è, che veramente essa è.
Occorre sapersi affidare alla propria Guida Interiore, alla propria Essenza e sfidare la propria mente per poterla vincere, per poterne demolire le strutture cristallizzate e poter attivare anche gli organi fisici che vi conducono alla percezione, al sentire, all’affermazione della vostra Divinità”.